martedì 28 gennaio 2014

Miagolii, belati, nitriti e ragli: le disperate richieste di aiuto degli animali intrappolati


  • Animali abbandonati a loro stessi, se non fosse per volontari... perché?


  • Corriere della Sera 
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  • L’ALLUVIONE NELLA BASSA

    Miagolii, belati, nitriti e ragli: le disperaterichieste di aiuto degli animali intrappolati

    Modena: i soccorsi effettuati dell’associazione «il Pettirosso».
    «Così abbiamo salvato cani, gatti, cavalli, asini e galline»


    venerdì 24 gennaio 2014

    Risposta on. Rinaldi - vivisezione

    Risposta all'intervento dell'on. Niccolò Rinaldi

    Abbiamo letto il suo intervento in merito al dibattito sulla vivisezione e vorremmo esprimerle qualche nostro piccolo commento.
    Innanzitutto, chiedere con convinzione e senza compromessi una ricerca e una scienza vere, predittive e utili per l’uomo ed etiche nei confronti di tutti i viventi, non crediamo voglia dire ostinarsi in un dialogo tra sordi!
    Il “caso Caterina” non è certo servito alla causa degli animali e della vera scienza (noi le mettiamo insieme, perché siamo antivivisezionisti per ragioni etiche e scientifiche, per gli animali e per gli uomini), tant’è che per qualcuno si è trattato di una “sortita” di alcuni pro-vivisezione che avrebbero finto di essere animalisti e insultato la ragazza... ma alla fine, non ci interessa parlare di insulti che, veri o finti che fossero, sono comunque un’ignominia e un atteggiamento del tutto inutile.
    Per quanto ci riguarda, gli scienziati ai quali guardiamo con fiducia sono coloro che hanno dimostrato e spiegato che fare vivisezione non serve, né al progresso della medicina e della ricerca, né ai malati hic et nunc. Magari arrivando a questa conclusione dopo averla anche praticata loro stessi ed essersi resi conto della sua fallacia, come il compianto Pietro Croce. Con coloro che preferiscono la strada “comoda” del ricorso agli animali – con pubblicazioni su riviste, finanziamenti, carriera e visibilità più facili – non vogliamo avere nulla a che fare: che cosa dovremmo comprendere o compatire in loro? Noi stiamo dalla parte degli animali in gabbia, sottoposti a test, tagliati, cuciti, fatti a pezzi... e dalla parte degli ammalati, ai quali arrivano possibilità di cura per le quali le “vere cavie” sono loro (più o meno consapevolmente), mentre se si usassero i metodi sostitutivi, sarebbero ad esempio meno i farmaci ritirati per i loro effetti collaterali pericolosi o mortali.
    Ai punti da lei individuati, così ci sentiamo di rispondere:
    Punto 1: la ricerca scientifica deve senza dubbio essere libera, ma l’etica interspecifica e intraspecifica non deve finire nel dimenticatoio! Se la vivisezione viene ritenuta indispensabile da alcuni, ma non da tutti, e se ci sono scienziati che senza animali ottengono risultati, forse vuol dire che a qualcuno, per qualche motivo, fa comodo convincere sé stesso ma soprattutto gli altri, per prima l’opinione pubblica, che “ancora” “purtroppo” non si può smettere.
    Punto 2: secondo noi, i diritti animali vanno considerati nell’ottica di una “questione della nostra dignità” o di “benessere animale”... forse che possiamo considerarci esseri superiori agli animali, ai quali concedere qualcosa, anche per sentirci meglio con noi stessi? Certo che no! Gli animali sono esseri senzienti che hanno diritti in quanto soggetti, non per decisione nostra. Noi non ci accontentiamo di gabbie più grandi, condizioni migliori negli stabulari o nei laboratori... noi chiediamo gabbie vuote e animali liberi!
    Ci sono evidenze scientifiche sempre più numerose, articolate e diffuse sia dell’inutilità della vivisezione sia del fatto che gli animali siano esseri senzienti (quest’ultimo fatto appare anche chiaramente ai nostri occhi, se vogliamo vederlo...): quanto tempo ci vorrà perché avvenga un “mutamento di paradigma” (come direbbe Kuhn) e ci si renda conto degli errori nei quali si è perseverato (come scienziati, come politici, come opinione pubblica)?

    Associazione UNA Cremona (Uomo-Natura-Animali) - 24/01/2014

    VisoniLiberi nelle fontane... anche Cremona!

    Da essereAnimali riceviamo e pubblichiamo:
    24/01/2014
    I visoni vogliono stare in acqua, non in gabbia - Azione lampo.
    Questa mattina diversi attivisti di Essere Animali hanno "LIBERATO" TRE sagome di #visoni all'interno delle principali fontane di 15 città italiane. Un'originale PROTESTA che vuole dare ulteriore visibilità all'ingiustizia subita dai visoni allevati, uccisi e scuoiati per essere trasformati in pellicce. Un'azione di sensibilizzazione realizzata all'interno della Campagna Visoni Liberi per spingere le Commissioni competenti di #Camera e #Senato a calendarizzare al più presto la proposta di legge che porterebbe all'ABOLIZIONE degli allevamenti di visoni. Già 65.000 persone hanno firmato la petizione rivolta alle Istituzioni per accelerare la definitiva chiusura di questi allevamenti…e TU?…cosa aspetti! >>>>FIRMA ORA! DA QUESTO LINK > http://bit.ly/NOALLEVAMENTIDIVISONI

    15 città... tra cui CREMONA, ovviamente! Poteva forse mancare il capoluogo di una delle province con più allevamenti di visoni in Italia?

    Per vedere le foto di tutte e 15 le piazze, clicca qui.
    Per informazioni su essereAnimali: www.essereanimali.org
    Per informazioni sulla campagna VisoniLiberi: www.visoniliberi.org

    Di seguito, i giornali che hanno ripreso la notizia:
    - cremonesi
    WelfareCremona, 24/01/2014, "I visoni vogliono stare in acqua" bliz fontana p.zza Cadorna Cremona
    - nazionali
    La Repubblica, 24/01/2014, Apriamo le gabbie dei visoni
    QN (QuotidianoNet), 24/01/2014, articolo: "I visoni vogliono stare in acqua, non in gabbia": blitz nelle fontane italiane - galleria di foto: Per i visoni liberi, azione in 15 città di Essere Animali

    martedì 21 gennaio 2014

    VisoniLiberi: Petizione e appuntamenti


    La campagna VisoniLiberi lanciata da essereAnimali continua!


    Nuova petizione da firmare, per chiedere che venga calendarizzata in Parlamento la discussione per l'abolizione degli allevamenti di visoni, per la quale sono
    state raccolte decine di migliaia di firme nei mesi scorsi!
    Firma qui: http://www.change.org/it/petizioni/calendarizzare-discussione-per-abolire-gli-allevamenti-di-visoni

    Per informazioni sugli appuntamenti della campagna: www.visoniliberi.org
    Per informazioni su essereAnimali: www.essereanimali.org

    Prossimo appuntamento della campagna VisoniLiberi:
    Sabato 15 febbraio 2014 ci sarà una mobilitazione in contemporanea davanti ad alcuni allevamenti di visoni: Villa del Conte (PD), Fossoli (MO) e Misano di Gera d'Adda (BG).
    FOSSOLI [MODENA] – Presidio 
    Appuntamento ore 15.00 davanti all'allevamento di Rossi Italo, Via Remesina Esterna 
    MISANO [BERGAMO] – Presidio
    Appuntamento ore 14.30 davanti all'Azienda Agricola Legramandi, Via Martiri della Libertà 27
    VILLA DEL CONTE [PADOVA] – Presidio
    Appuntamento ore 14.30 davanti all'allevamento di Caccaro Franco e Rizzolo Anna, Via Rive Basse 7

    Per info aggiornate, contattare milano@essereanimali.org o bologna@essereanimali.org.

    Inoltre, sabato 25 gennaio 2014 a Brescia ci sarà un Flash mob in supporto alla campagna VisoniLiberi - per info, scrivere mail a antispecistilibertari@gnumerica.org (con oggetto flashmob).

    mercoledì 15 gennaio 2014

    Uccisione di un rinoceronte nero all'asta - Protestiamo!

    Uccisione di un rinoceronte nero all'asta


    Lo statunitense Dallas Safari Club (DSC) per raccogliere fondi per la conservazione della specie “rinoceronte nero” nei giorni scorsi ha tenuto una lotteria il cui premio era nientemeno che la possibilità di andare in Africa (Namibia) per uccidere un rinoceronte nero. Proprio così: la morte di un essere vivente messa in palio, con l’ipocrita giustificazione di raccogliere soldi per conservare la specie; con l’autorizzazione della Namibia e degli Stati Uniti.
    Purtroppo, l’asta ha già avuto luogo, raccogliendo l’enorme somma di 350.000 $ (poco più di 257.000 €). L’idea di organizzare un safari fotografico invece che di caccia non è stata accolta: il “piacere” sta nell’uccidere, nel sangue, non nel rispetto e nella vita, purtroppo.

    Petizioni:
    Indirizzate al Dallas Safari Club perché non metta più all’asta l’uccisione di animali:

    - Indirizzata al presidente della Namibia perché non permetta che avvenga l’uccisione:

    - Indirizzata al segretario dell’interno statunitense, perché non permetta l’importazione del trofeo: http://www.thepetitionsite.com/330/606/007/prevent-dallas-safari-club-from-importing-rhino-trophies/

    Per leggere tutta la vicenda:







    domenica 5 gennaio 2014

    La servitù venatoria che i cacciatori non pagano

    "Cacciate i soldi", ovvero la servitù venatoria che i cacciatori non pagano

    "Cacciate i soldi" è una campagna lanciata alcuni anni fa da LAC (Lega Abolizione Caccia), con un gioco di parole relativo al fatto che, secondo la legge, le Regioni avrebbero dovuto tassare i cacciatori per rimborsare i proprietari di terre sulle quali essi cacciano ("servitù venatoria")... ma non è mai stato fatto!
    "In sostanza i cacciatori italiani, dal 1992, vanno a caccia gratis su 18 milioni di ettari di terreni rurali altrui,quando invece le Regioni avrebbero dovuto pagare milioni di € ogni anno ai proprietari dei terreni, tassando i cacciatori".