giovedì 28 aprile 2016

5 cani (ibridi di lupo) condannati a morte in Francia...

5 cani (ibridi di lupo) condannati a morte in Francia... 

... per il semplice fatto di esistere e di non appartenere ad una razza riconosciuta!!

5 cani lupo condannati a morte dalle autorità francesi per la più assurda delle ragioni. E nessuno ne parla

All'interno dell'articolo è presente il link per firmare la petizione per chiedere la "grazia" di questi 5 cani di famiglia... abominevole che vogliano ucciderli!! c'è tempo fino al 1° giugno...forza!!

domenica 24 aprile 2016

Blu Hotel: non ospitare la Convention di Safari Club International a Palazzo Arzaga

Blu Hotel: non ospitare la Convention di Safari Club International a Palazzo Arzaga

https://www.change.org/p/nicola-risatti-ceo-di-blu-hotels-blu-hotel-non-ospitare-la-convention-di-safari-club-international-a-palazzo-arzaga

"La caccia al trofeo è una pratica fuori dal tempo. Gli animali non vengono cacciati a fini alimentari, ma semplicemente per appendere la loro testa a un muro. Questo tipo di caccia riguarda anche specie protette come i grandi felini, rinoceronti ed elefanti ed e' oggetto di una profonda controversia a livello mondiale. Questo tipo di caccia non contribuisce minimamente alla conservazione. Anzi, chi la pratica, cercando sempre gli esemplari più belli, finisce per impoverire il pool genetico della specie. Safari Club International e' la principale associazione di cacciatori americani e ormai ha diramazioni in molti paesi del mondo, Italia compresa. Dal 10 al 12 Giugno si terrà la loro convention nazionale a Palazzo Arzaga, Brescia. Questa struttura fa parte della Catena Blu Hotels. Chiediamo a Blu Hotels di non rovinare la propria immagine ospitando una riunione di questo tipo."

Petizione lanciata da Andrea Meggiorin 

venerdì 15 aprile 2016

Canile di Cremona - Gli animalisti chiedono lumi


Il nostro comunicato in merito ai più recenti sviluppi della vicenda del canile di Cremona, articolo apparso Lunedì 11 Aprile 2016 su "La Provincia di Cremona".
Nel frattempo, il 13 aprile è stata resa nota la sentenza della Corte d'Appello di Brescia (secondo grado di giudizio): le accuse principali sono state confermate, seppure con una condanna ridotta rispetto al primo grado, ora è di 1 anno e 3 mesi, pena sospesa.

(cliccando sulla foto è possibile ingrandire l'articolo e leggerlo nella sua interezza)

sabato 9 aprile 2016

Canile di Cremona (Considerazioni)

Canile di Cremona (Considerazioni)

Siamo rimasti sconcertati, ma in fondo nemmeno troppo stupiti, nell'apprendere che il cosiddetto “canile vecchio” (parte del funzionante canile in gestione all'Associazione Zoofili Cremonesi) sia stato venduto ad un panificio...
facente capo al figlio di Cheti Nin, salita alla ribalta delle cronache – non solo locali ma nazionali – come una delle imputate e condannate (2 anni e 2 mesi) per le note vicende di uccisione di animali al canile stesso. Non solo, spunta anche il nome della sorella della medesima, ora alla guida dell’Associazione e di cui socia, ci risulta, almeno dal 2012.. anno nel quale – non ancora definita la condanna in primo grado – anche la stessa Cheti Nin è stata riammessa tra i soci.
Quali saranno i prossimi passi del nuovo proprietario dell’area e dell’associazione ovviamente non ci è dato saperlo... potrebbe essere in un certo senso un “affare di famiglia”.
Ora attendiamo di vedere gli sviluppi sull'altro versante, in relazione al bando che verrà a breve indetto da parte del Comune di Cremona per individuare il nuovo gestore del servizio di canile e di contenimento del randagismo. Anche se funzionari e tecnici sono sempre gli stessi, ci auguriamo che ci sia la massima attenzione e consapevolezza nelle scelte che verranno fatte, non solo per chiarezza nei confronti dei cittadini (non solo cremonesi) che seguono la vicenda, ma soprattutto perché non si tratta di numeri, di soldi, di parole... ma di vite.


Associazione UNA Cremona (Uomo-Natura-Animali)

venerdì 8 aprile 2016

Erri De Luca: “Referendum, caffeina civile contro l’anestesia delle coscienze”

Ottimo articolo che consigliamo di leggere.



Erri De Luca: “Referendum, caffeina civile contro l’anestesia delle coscienze”: intervista a Erri De Luca di Giacomo Russo Spena “Possiamo far valere la nostra voce concentrando gli sforzi sul massacro di Regeni, lui era un cittadino europeo oltre che un italiano”. Scrittore impegnato, Erri De Luca è in prima fil