Tra le tante questioni oggetto del Referendum del prossimo 4 dicembre, vogliamo sottolineare l'unico aspetto che riguarda espressamente da vicino le tematiche di cui ci occupiamo come associazione. Senza entrare nel merito di schieramenti o idee politiche.
Tra le competenze dello Stato e delle Regioni modificate dagli articoli 30-31 contenuti nel testo della Riforma, ci sono alcune modifiche di importanza non secondaria delle materie di legislazione esclusiva dello stato.
(1) Il nuovo testo parla di “tutela e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici” e di “ambiente ed ecosistema”, mentre nella Costituzione come è ora in vigore (artt. 116 e 117) si parla di "tutela dell'ambiente e dell'ecosistema" oltre che di "tutela e valorizzazione dei beni culturali".
La parola “tutela” (importantissima!), quindi, con la Riforma non riguarderebbe più l’ambiente e l’ecosistema... compensandosi solo in parte con l’aggiunta della tutela dei beni paesaggistici.
Ma si sa bene che ambiente, ecosistema hanno una valenza più generale e più densa di significato rispetto al paesaggio (termine di definizione controversa).
L’Ambiente e l’Ecosistema comprendono necessariamente anche gli animali, il regno vegetale e tutto ciò che ci circonda sul pianeta... Il Paesaggio ha un senso più estetico, il complesso degli elementi che caratterizzano una determinata area, senza che sia necessariamente “popolata” da esseri viventi.
Anche nella parte in cui si elencano le materie in cui la legislazione spetta alle regioni, si parla di disciplina delle attività culturali, della promozione dei beni ambientali, culturali e paesaggistici.
Beni ambientali è sempre questione più di forma che di sostanza... non l’ambiente, ma quello che per il sentimento comune è riconosciuto come un bene, un valore.
(2) tra le materie di legislazione esclusiva dello Stato, ci sono anche "produzione, trasporto e distribuzione nazionali dell’energia" e "infrastrutture strategiche e di navigazione di interesse nazionale e relative norme di sicurezza".
Queste decisioni potrebbero nascondere il tentativo di sottrazione di parte del potere popolare su queste materie, perché se ora sono oggetto di legislazione concorrente Stato/Regioni e quindi si può “sperare” che le Regioni si oppongano a decisioni scellerate di forte impatto sul territorio per questioni di energia, infrastrutture strategiche (basti pensare a cosa negli ultimi anni è stato dichiarato così... una per tutte la TAV e tanti progetti di autostrade, strade e cementificazione del territorio!), con la Riforma... non più!!
NON VOGLIAMO IN ALCUN MODO INFLUENZARVI NELLA DECISIONE DI VOTO, MA CI SEMBRAVA DOVEROSO PARLARE DI QUESTI DUE ASPETTI DEI QUALI, A NOSTRO PARERE, QUASI NESSUNO HA PARLATO...
Associazione UNA Cremona onlus (Uomo-Natura-Animali)