Anche nel mese di dicembre non possono mancare i nostri tavoli informativi in centro a Cremona!
Domenica 23 dicembre 2018, tutto il giorno
in Piazza Stradivari, ospiti del mercatino del biologico
e
Lunedì 24 dicembre 2018, *solo la mattina*
sotto la Galleria XXV Aprile.
Vi aspettiamo per informazioni, volantini, magliette... e anche libri e piccoli oggetti che possono essere un buon regalo!!
sabato 15 dicembre 2018
domenica 28 ottobre 2018
4 novembre, UNA Cremona in piazza!!
Attenzione: questo mese ci troverete in Piazza ROMA (Giardini Pubblici), sempre a Cremona!!
Anche a novembre, UNA Cremona sarà presente con il consueto tavolo informativo, ospite della domenica del biologico che si terrà in piazza ROMA/Cremona/
Anche a novembre, UNA Cremona sarà presente con il consueto tavolo informativo, ospite della domenica del biologico che si terrà in piazza ROMA/Cremona/
domenica 4 novembre 2018.
Sperando che non ci sia il diluvio... saremo presenti per l'intera giornata con il nostro materiale informativo sul rapporto uomo-natura-animali, magliette e piccoli oggetti creati a mano.
Vi aspettiamo!!
mercoledì 24 ottobre 2018
UNA Cremona... in galleria! 27/10/2018
UNA Cremona torna... in galleria!!
per il mese di ottobre, l'appuntamento è sabato 27 ottobre, solo la mattina, sotto la Galleria XXV Aprile - lato giardini pubblici, a Cremona.
Come sempre troverete materiale informativo, magliette, qualche piccolo oggetto...
vi aspettiamo!!
prossimo appuntamento: domenica 4 novembre 2018
per il mese di ottobre, l'appuntamento è sabato 27 ottobre, solo la mattina, sotto la Galleria XXV Aprile - lato giardini pubblici, a Cremona.
Come sempre troverete materiale informativo, magliette, qualche piccolo oggetto...
vi aspettiamo!!
prossimo appuntamento: domenica 4 novembre 2018
Nutrie - curiosità e informazione (OIPA Ancona)
OIPA INFORMA
Approfondimento a cura di OIPA Ancona sulla nutria "animale troppo spesso maltrattato senza motivo"
http://www.anconatoday.it/blog/l_oipa-risponde-ai-cittadini/nutria-nutrie-curiosita-informazioni.html
Aggiungiamo solo che nemmeno di un topo o di un ratto dobbiamo avere paura...!!
Approfondimento a cura di OIPA Ancona sulla nutria "animale troppo spesso maltrattato senza motivo"
http://www.anconatoday.it/blog/l_oipa-risponde-ai-cittadini/nutria-nutrie-curiosita-informazioni.html
Aggiungiamo solo che nemmeno di un topo o di un ratto dobbiamo avere paura...!!
domenica 21 ottobre 2018
Domande su epidemia polmonite - dr. Sergio Perini
DOPO L’EMERGENZA
Le mie domande su questa epidemia di polmonite
LETTERE AL DIRETTORE
https://www.giornaledibrescia.it/lettere-al-direttore/le-mie-domande-su-questa-epidemia-di-polmonite-1.3305302
Lettera al direttore di Sergio Perini - medico in Carpenedolo socio ISDE (Medici per l’Ambiente)
sabato 20 ottobre 2018
Papa Francesco ponga fine alla tortura animale
PAPA FRANCESCO PONGA FINE ALLA TORTURA ANIMALE
(Espacio Publico TV, 27/10/2017 - https://youtu.be/Qplb8jD9pUs)
Traduzione del servizio:
Salve, sono Ingrid Chavarri e vi accompagnerò in una nuova edizione di “Espacio publico”.
Questa volta abbiamo ricevuto una petizione sottoscritta da più di 75.000 firmatari, solo una delle tante petizioni che sollecitano sullo stesso tema. Si tratta di una lettera indirizzata al nostro sommo pontefice e recita così:
Stimato Papa Francesco,
noi firmatari della seguente petizione rendiamo pubblica questa lettera perché tante ne sono state mandate a Lei sullo stesso tema, senza ottenere risposta. Dal 1567, Papa Pio V nella sua enciclica “De salutis gregis dominici” ha proibito in perpetuo e sotto pena di scomunica la tortura e morte di tori nelle celebrazioni religiose; questa proibizione ha subìto alcune modifiche, però è ancora in vigore e obbligatoria per il clero. Nonostante ciò, la chiesa cattolica appoggia apertamente le corride di tori, benedicendo i toreri prima che vadano ad uccidere un essere innocente che è stato diminuito nelle sue capacità e torturato prima di arrivare nell’arena; facendo processioni e celebrando messa dentro le arene. I tori sono parte della creazione e come tutti gli animali hanno un ruolo nella natura, come tali dovrebbero essere rispettati, non umiliati e torturati, come avviene pubblicamente. È incredibile che Lei, avendo preso il nome di Francesco, “come una guida e un’ispirazione nel
momento della sua elezione come vescovo di Roma”, il santo che chiamava gli animali non-umani suoi fratelli secondo le sue stesse parole nell’enciclica Laudato Si’, non si sia pronunciato sul maltrattamento estremo e sadismo che significa la tauromachia e continui a permettere che il clero partecipi attivamente a questi atti abominevoli, che sono più tipici del paganesimo che non della carità cristiana che Lei predica. In tutte le sue encicliche Lei fa riferimento alla riconciliazione con le creature, Lei indica che “il fine ultimo delle altre creature non siamo noi. Però tutte avanzano, insieme a noi e attraverso noi, fino a Dio”. Nel paragrafo 94: Il cuore è uno solo e la stessa miseria che porta a maltrattare un animale non tarda a manifestarsi nella relazione con altre persone. Ogni crudeltà nei confronti di una qualsiasi creatura è “contraria alla dignità umana”. Nel paragrafo 221: Dio ha creato il mondo iscrivendo in esso un ordine e un dinamismo che l’essere umano non ha diritto di ignorare.
Tutte le cose indicate in questa bellissima enciclica non sono state prese in considerazione, nemmeno dal clero, perché questa crudeltà nelle celebrazioni religiose continua con l’assoluto supporto dei membri della sua chiesa cattolica.
Crede Lei che la Vergine e i santi della chiesa di cui Lei è a capo necessitino e si sentano
Crede Lei che la Vergine e i santi della chiesa di cui Lei è a capo necessitino e si sentano
compiaciuti da questi sacrifici di esseri innocenti? Se a loro vengono messe palle infuocate sulle corna o sono affogati, usati in corride o sottoposti a qualsiasi altra forma di tortura che alcune città usano per onorare il loro santi patroni?
E’ tempo, Papa Francesco, che Lei pulisca la sua casa da questi demoni infiltrati che fanno sì che la gente perda la fede e si dichiari atea perché sente che la chiesa cattolica ha fallito con loro, non applica ciò che predica e accetta ogni tortura che soffrono degli esseri innocenti per non essere cattiva con chi detiene il potere.
Non è troppo tardi per fare la cosa giusta, Papa Francesco, ponga ordine nella sua casa ed elimini le erbacce che soffocano ciò che la chiesa vuole raccogliere che è l’amore per tutto il creato. Rimuova il clero dalle piazze della morte, proibisca l’utilizzo di tori, vitelli, cavalli, galli e di altre creature innocenti che si utilizzano per la soddisfazione di alcuni sadici nelle festività dei santi patroni di gente alla quale la civilizzazione non è ancora arrivata.
Sperando che Lei prenda la giusta decisione, onorando il nome che Lei ha scelto per il suo
Sperando che Lei prenda la giusta decisione, onorando il nome che Lei ha scelto per il suo
pontificato e in modo clamoroso e proibisca la partecipazione di ogni membro della chiesa cattolica in queste orge pagane e l’utilizzo del nome di vergini e santi per divertirsi a torturare, assassinare, smembrare e spargere cadaveri degli animali innocenti che Dio ci ha dato come compagnia, La invitiamo a implementare e diffondere pubblicamente il testo originale dell’enciclica di San Pio V. Ci auguriamo abbia saggezza e coraggio sufficienti per fare ciò. Per Dio tutto è possibile.
Cortesemente,
Blanca Hidalgo Calderon, Grin Action e più di 75.000 firmatari
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lunedì 1 ottobre 2018
Comunicato stampa 29/9/2018: CHI HA PAURA
DELLE STERILIZZAZIONI?
Alla fine di giugno, le associazioni
Associazione Animalista Livornese e UNA Cremona (Uomo-Natura-Animali) hanno
lanciato, sulla piattaforma change.org, una petizione che chiede ai rappresentanti dell’Italia (Presidente del
Consiglio dei Ministri, Ministro della Salute e Presidente della Repubblica
Italiana) di impegnarsi perché le inadempienze
che la legge 281/1991 sul randagismo
porta con sé da ben 27 anni, soprattutto in merito alla sterilizzazione, vengano finalmente superate!
La petizione parla anche apertamente
di spostamenti di animali (traffici) dal
Sud al Nord, alimentati dalla mancata sterilizzazione, sia per ignoranza sia
per interesse di chi li animali non li aiuta davvero, ma li usa per avere
visibilità e denaro di donazioni. A questo si somma la mancata sterilizzazione
degli animali anche al Nord, con conseguente proliferazione di cucciolate di
difficile collocazione, che ricadono su volontari e strutture spesso al
completo.
Ebbene, al momento questa petizione
stenta a decollare, nonostante il gran numero di persone che si dichiarano “contro
il randagismo” e che amano e rispettano gli animali “da compagnia” (secondo una
categoria che non amiamo particolarmente, ma che è diffusa). Dove sono tutte
queste persone indignate? quelle che vorrebbero cambiare le cose?
Certo, una petizione è solo un
piccolo gesto, ma può essere un segno che questo argomento interessa a molta
gente... ma servono più firme per poter far parlare di sterilizzazioni e
contrasto ai traffici di animali, non solo da parte dei politici, ma anche dei
mezzi di comunicazione e dell’opinione pubblica.
Concludiamo con il link della
petizione, aspettandoci nuove firme da parte di chi magari ancora non ne era a
conoscenza: https://www.change.org/p/1-sterilizzare-per-fermare-i-traffici-di-animali
. Grazie.
Elena Meniconi, Associazione
Animalista Livornese
Francarita Catelani, Associazione
UNA Cremona (Uomo-Natura-Animali)
Francia: neonati malformati & pesticidi
dal sito LaLibre.be: traduzione dell'articolo: http://www.lalibre.be/actu/sciences-sante/derriere-la-malformation-de-plusieurs-bebes-nes-sans-main-ou-sans-bras-se-cache-un-profond-probleme-5bacd68ccd70d3638d8ff45d
Dietro la malformazione di molti
neonati nati senza mani o senza braccia si nasconde un problema profondo
27/9/2018
Queste malformazioni non sono legate
a un’anomalia genetica. L’origine è altrove...
È una storia molto strana e
sfortunata quella che i neonati del paese francese di Druillat, situato nella
regione dell’Ain, condividono.
I fatti risalgono a qualche anno fa.
Tra 2009 e 2014, sette neonati sono nati senza braccia o senza mani nel raggio
di 17 chilometri intorno a questo villaggio di 1200 abitanti, secondo un
rapporto del Remera [link nell’articolo originale] svelato da France 2. Questa cifra
equivale a circa 60 volte quella normale.
“Ho
pianto, inevitabilmente. E mio marito è svenuto”, ricorda la madre di Ryan,
8 anni, nato senza la mano destra.
Questa malformazione, chiamata “agenesia
trasversale dell’arto superiore”, non corrisponde né ad un’anomalia genetica né
all’assunzione di farmaci o medicine pericolose-
*Oltre le recinzioni*
“Abbiamo
fatto domande a tutte le madri con un questionario molto approfondito sulle
loro abitudini di vita. Il solo punto comune, è che tutte abitano in zone
rurali, in mezzo a mais e girasoli”, evidenzia Emmanuelle Amar,
epidemiologa e direttrice generale del Remera, ai microfoni di France 2. Il
Remera è una struttura che elenca le malformazioni nella regione.
L’esposizione delle future mamme a
pesticidi e altri prodotti chimici è in effetti riconosciuta dall’OMS come un
fattore di rischio per le anomalie congenite dei feti.
Dopo aver creato un registro,
Emmanuelle Amar invia la sua inchiesta nel 2014 alle autorità sanitarie. È due
anni più tardi che Santé Publique France
risponde. L’agenzia nazionale rimette in discussione la sua metodologia e
precisa: “Tenuto contro della natura del
problema rilevato e delle sue ripercussioni sociali, in termini di timori delle
popolazioni coinvolte, una vigilanza maggiore sembra necessaria”.
Oggi, dopo 45 anni di esistenza, la
struttura Remera potrebbe sparire. Le sovvenzioni pubbliche sono state
tagliate: “Le conseguenze sono molto
semplici, è la fine della sorveglianza sulle malformazioni, ossia chiaramente anche
la fine dell’allarme”, si rammarica Emmanuelle Amar.
giovedì 20 settembre 2018
UNA Cremona (torna) in piazza: 30/9/2018
UNA Cremona vi aspetta
domenica 30 settembre 2018
in Piazza Stradivari a Cremona
(tutto il giorno)
con libri, materiale informativo, magliette...
---
appuntamento successivo: sabato 27 ottobre (mattina)
lunedì 10 settembre 2018
I maremmani del Faito devono tornare liberi
https://www.stabiachannel.it/Cronaca/castellammare-faito-maremmani-messi-in-sicurezza-dura-protesta-delle-associazioni-animaliste-72530.html
Sono animali abituati a vivere liberi, si organizzano in "branchi"... basterebbe sterilizzarli e continuare ad assicurare cibo e cure se necessarie.
E' giusto chiudere in canile animali liberi, abituati sì al contatto con l'uomo ma non ad una convivenza continuativa con esso, men che meno in spazi chiusi che non permettono all'animale di decidere se e come relazionarsi con l'uomo?
#maremmaniliberi
Castellammare - Faito, Maremmani «messi in sicurezza». Dura protesta delle associazioni animaliste
Non è messa in sicurezza, è reclusione!Sono animali abituati a vivere liberi, si organizzano in "branchi"... basterebbe sterilizzarli e continuare ad assicurare cibo e cure se necessarie.
E' giusto chiudere in canile animali liberi, abituati sì al contatto con l'uomo ma non ad una convivenza continuativa con esso, men che meno in spazi chiusi che non permettono all'animale di decidere se e come relazionarsi con l'uomo?
#maremmaniliberi
Lupi di S. Daniele: innocui
Persico conferma: 'Quelli
di S. Daniele sono davvero
di S. Daniele sono davvero
lupi, ma sono innocui'
leggi tutto su:
venerdì 17 agosto 2018
Il mare muore per colpa dell'allevamento
SI TRATTA DELLA MANCANZA DI OSSIGENO NELLE ACQUE PROFONDE
«L’anossia» uccide il mare Adriatico, colpa dell’azoto che gli allevatori riversano nei fondali
La ragione del sovraccarico di azoto è la presenza lungo il bacino del Po della cosiddetta «food valley» italiana: ilgran numero di allevamenti intensivi di bovini a Reggio Emilia, o nella concentrazione di allevamenti intensivi di suini a Brescia e Cremona
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Legge Maltrattamenti: uno sbaglio annunciato
Legge
Maltrattamenti: uno sbaglio annunciato
Correva
l’anno 2003/2004. Anche il Movimento UNA (a livello nazionale e locale) si
espresse sul dibattito circa la modifica dell’art. 727 del Codice Penale
attuata tramite la Legge 189/2004. Legge della quale oggi da più parti (e per
fortuna!) si chiede una sostanziale revisione, non essendo assolutamente
soddisfacente per assicurare giustizia e tutela agli animali. Noi non possiamo
che essere d’accordo dal momento che, insieme a diverse altre associazioni
(come si può leggere nei vecchi comunicati stampa di seguito riportati),
avevamo già espresso non poche criticità e chiare negatività di alcuni
cambiamenti introdotti con quella modifica.
Non resta
che sperare (e lavorare) perché si possa rimediare oggi ai danni fatti 14 anni
fa non ascoltando associazioni che sapevano quello che dicevano.
UNA CREMONA ONLUS
***1*** 1
marzo 2003 - Comunicato Stampa Amare considerazioni del
Movimento U.N.A. in merito alle modifiche all'articolo 727. "Non siamo soddisfatti del nuovo testo della proposta per la
modifica dell'art. 727 in materia di maltrattamenti animale, -
afferma Ebe Dalle Fabbriche, Presidente del Movimento UNA e prosegue - Diversi punti lasciano perplessità altri determinano addirittura
un passo indietro. Non è sufficiente sapere che ora è prevista la reclusione:
basta leggere il testo per capire che occorre apportare delle modifiche".
L'inaugurazione a Roma, della Campagna Attenti all'Uomo
il 20 Luglio del 2000, insieme a Marina Morgan, ha segnato una data importante
per l'animalismo italiano. La campagna nazionale del Movimento UNA e del
Coordinamento Nazionale di Associazioni Animaliste, si proponeva come obiettivo
di allineare l'Italia ad altri Paesi europei, dove i maltrattamenti sugli
animali sono puniti anche con la reclusione, pur consapevoli delle difficoltà
che avremmo dovuto affrontare. Le date nazionali periodiche, organizzate
nell'ambito, insieme a un lavoro incessante svoltosi durante questi anni, hanno
creato una massima diffusione e sensibilizzazione capillare e costante. Le
associazioni animaliste che vi hanno aderito hanno lavorato in maniera
esemplare e instancabile, così come i singoli cittadini che hanno raccolto
firme autonomamente e contribuito a diffondere l'idea e l'esigenza di una
tutela maggiore nei confronti degli animali. Le adesioni sono state
sorprendenti, segno inequivocabile di una ormai matura consapevolezza dei
diritti degli animali a livello politico e sociale. Ci
sentiamo in dovere a questo punto, proprio per gli impegni presi con i 600.00
cittadini che hanno firmato, di esprimere apertamente perplessità e rendere
note alcune delle nostre osservazioni, frutto di un'attenta analisi del il
testo unificato delle proposte di legge a tutela degli animali, recentemente
approvato alla Camera. Le legittime attese, nutrite dalle associazioni
animaliste e da quanti, semplici cittadini o studiosi, si attendevano una
modifica che fosse espressione di un più elevato senso di civiltà, sono state,
solo in minima parte soddisfatte. Con la collaborazione dei nostri legali
abbiamo potuto analizzare attentamente il testo approvato alla Camera ed
esprimere complessivamente un parere non propriamente favorevole. Dal punto di
vista tecnico giuridico il testo è stato definito criticabile, con alcuni
aspetti veramente pessimi, che sembrano cozzare contro principi cardine del
diritto penale sanciti nella costituzione. Ad esempio, per quanto riguarda in
particolare le Feste e i Giochi fatti con animali, vi é addirittura un
sensibile arretramento rispetto alla precedente disciplina, dato che la
condotta illecita risulterà punibile solo se lo spettacolo comporti sevizie per
gli animali. Non crediamo che ci sia da rallegrarsi troppo di un simile disegno
di legge, considerando anche che con questo tipo di approccio "ideologico"
e poco avvertito sul piano tecnico si finisce con l'affermare principi astratti
(per quanto validi), senza che poi si possano veramente realizzare e rendere
effettivi. In generale comunque è sempre bene ribadire che, per quanto
importanti siano certi interventi, l'avanzamento della civiltà umana nel
rapportarsi alla natura e agli altri animali, non passa certo attraverso la
criminalizzazione e la repressione, ma richiede anche e soprattutto sforzi e
interventi in positivo, di tutela, protezione e promozione. Apprezziamo le
intenzioni buone, ma vorremmo che queste costituissero concretamente un passo
in avanti per la tutela dei diritti animali. S. Piero a Sieve - 20 febbraio
2003 - Leila Delle Case / Ufficio Stampa Movimento UNA ***2*** Osservazioni e
proposte di modifica del Movimento U.N.A. UCCISIONE DI
ANIMALI (art. 623 ter): "Chiunque per fini
di crudeltà, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 3 a
18 mesi". a) rispetto a questo articolo riteniamo giusto eliminare per "fini di crudeltà", poiché
restringe la configurazione del reato al caso che la morte sia stata
intenzionalmente cagionata per scopi crudeli. MALTRATTAMENTO:
(art 623 quater): "Chiunque, senza
necessità, ovvero fuori dai casi previsti dalla legge, ''incrudelisce verso un
animale o lo sottopone a sevizie o, tenendo conto della natura dell'animale,
valutata anche secondo le caratteristiche etologiche, lo sottopone a
comportamenti, fatiche o lavori insopportabili'', e' punito con il carcere tra
tre a 12 mesi e con una multa da 2.500 a 10.000 euro." b)
Crediamo giusto abolire l'inciso "senza necessità, ovvero fuori dai casi previsti dalla
legge" posto che seviziare o
incrudelire deve essere considerato di per sè criminale e non può mai essere
autorizzato nè tantomeno necessario. c) Inoltre l'espressione: "tenendo conto della natura dell'animale valutata anche secondo le
caratteristiche etologiche, lo sottopone a comportamenti, fatiche o lavori
insopportabili" è estremamente vaga;
ed è la stessa dell'attuale formulazione dell'art 727. Quando
si può dire che un certo comportamento è insopportabile per l'animale?
(il termine insopportabile connota qualcosa di soggettivo),
soprattutto nel caso che l'animale non mostri segni di sofferenza fisica.
Crediamo che sostituire quella frase, con la più semplice: lo
sottopone a comportamenti, fatiche o lavori contrari alla sua natura.
eviti meno incertezze senza restringere l'ambito della tutela. fatta salva la
necessità di mantenere il riferimento alle caratteristiche
etologiche, unico elemento oggettivo in relazione al quale valutare
la rilevanza penale del fatto DIVIETO DI IMPIEGO DI ANIMALI
IN COMBATTIMENTI CLANDESTINI O COMPETIZIONI NON AUTORIZZATE (Art 623 sexies): "Chiunque in luoghi privati, pubblici, o aperti al pubblico,
organizza, promuove o dirige combattimenti clandestini o competizioni non
autorizzate tra animali che possono metterne in pericolo l'integrità fisica, o
in qualunque modo ne favorisce l'organizzazione, è punito con la reclusione ……."
La stessa pena si applica a chi alleva o addestra animali al fine della loro
partecipazione ai combattimenti o alle competizioni vietati dal presente
articolo". d)Perché punire solo chi
"organizza, promuove e dirige" e chi "effettua scommesse" e non anche chi "partecipa"
ed "assiste"?
DETENZIONE ILLECITA E ABBANDONO DI ANIMALI. (Art. 727): "Chiunque detiene uno o più animali in condizioni
incompatibili con la loro natura o abbandona animali domestici o che abbiano
acquisito abitudini alla cattività, è punito con l'arresto …." e)
Su questo nuovo art. 727, vi é da dire che se ne è ridotto
l'ambito di applicazione, e che la condotta
illecita è descritta in modo così vago "in
condizioni incompatibili con la loro natura", che verranno a
riproporsi tutti i dubbi applicativi che fin'ora hanno altamente limitato la
concreta attuazione della vecchia formulazione. DIVIETI
RELATIVI A VIDEORPRODUZIONI E ALTRO MATERIALE PUBBLICITARIO (art. 727 bis): "Chiunque produce, importa esporta, acquista o espone al
pubblico videoriproduzioni o materiali di qualsiasi tipo contenenti scene o
immagini relative a delitti contro gli animali è punito con l'arresto fino a un
anno… Divieti di cui al primo comma non si applicano alle associazioni per la
tutela degli animali riconosciute alle università degli studi e alle
istituzioni scientifiche". f) art 727 bis:
riteniamo sia da abolire. Si tratta di una mostruosità
giuridica, lesiva innanzitutto del diritto di informazione e
cronaca. Immaginiamo se un giornale o un sito pubblica immagini di sevizie per
una pubblica denuncia e si deve vedere incriminato a sua volta!! L'ultimo
comma, sarebbe fonte di eterni dissidi e richiederebbe alla fine un ulteriore
intervento normativo: e cioè cosa deve intendersi per "associazioni
per la tutela degli animali riconosciute" ? Si tratta di
associazioni riconosciute ai sensi del codice civile cioè associazioni con
personalità giuridica? Oppure di un altro tipo di riconoscimento? E se si
quale? Si tratta dello stesso tipo di accreditamento cui si riferiscono gli
artt 6 e 8 del disegno sulle associazioni individuate con decreto cui affidare
gli animali sequestrati e/o confiscati e cui destinare i proventi delle
sanzioni? Non risulta infatti che vi sia un significativo fenomeno di consumo
voluttuario di immagini di sevizie ad animali come accade per le immagini
pedopornografiche, dove non si sa mai qual'è il confine tra la denuncia, la
documentazione e il consumo voluttuario e, opportunamente, se ne censura anche
la diffusione con uno scopo"informativo". Bisognerebbe anche far capire,
in realtà, quanto sia necessario, per le associazioni animaliste, diffondere un
certo tipo di immagini. In ogni caso questa discriminazione
(nemmeno chiara), tra associazioni che possono farlo e
altre che sarebbero perseguite non sembra sia accettabile, se il riconoscimento
è riferito alla legge istitutiva del Ministero dell'Ambiente (L 349/1986). OBBLIGHI DEI MEDICI E DEI VETERINARI (Art. 3): "Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque avendo
nell'esercizio della professione veterinaria curato o visitato animali per
lesioni riferibili ai delitti di cui alla presente legge, omette di riferirne
all'autorità giudiziaria è punito con la sanzione amministrativa ecc" g)
art 3: abolire le parole "salvo che il fatto
costituisca reato" e prevedere l'obbligo
di referto così come è previsto in generale dal codice penale. La
formulazione sarebbe questa: Chiunque, avendo ecc ecc è punito con la sanzioni
di cui all'art 365 comma 1 cp. AFFIDAMENTO DEGLI ANIMALI
SEQUESTRATI O CONFISCATI (Art. 6): "Gli
animali per i quali si è proceduto al sequestro o è stata ordinata la confisca
ai sensi……sono affidati alle associazioni o agli enti eretti in enti morali che
ne facciano richiesta, individuati con decreto del Ministro della salute, da
adottare di concerto con i Ministri dell'Interno, dell'ambiente e della tutela
del territorio delle politiche agricole e forestali". h) l'art.
6 sembra veramente macchinoso e assolutamente inidoneo a
garantire la sicurezza degli animali affidati. Per come è
congegnata, la norma si presta alla nascita di "enti morali" formalmente
a posto, ma di fatto con fini illeciti (come il trasferimento illecito degli
animali all'estero).
***3*** 10
luglio 2004 Il commento di un legale del Movimento UNA alla
nuova legge Il testo licenziato dal Senato sul maltrattamento degli
animali presenta due evidenti e brutte novità rispetto a quello a suo tempo
discusso e approvato dalla Camera dei Deputati, dove ora dovrà tornare. La
prima novità consiste nel cambiamento della collocazione delle norme all'interno
del codice penale, sempre nel libro secondo (dei delitti) ma non più dopo il
titolo XII ("dei delitti contro le persone"), bensì dopo il titolo IX
("dei delitti contro la moralità pubblica e il buon costume"). Il
nuovo titolo infatti non è più XIIbis, come nel testo licenziato dalla Camera,
ma IXbis. Questo mutamento "topografico" è significativo e non
casuale. Se ne può cogliere la portata anche intuitivamente, se si osserva che
la sofferenza animale veniva prima collocata subito dopo quella delle persone,
mentre si trova ora nelle vicinanze della moralità pubblica e del buon costume.
La rubrica poi, cioè il titoletto di presentazione delle norme, è modificata
rispetto all'originario "delitti contro gli animali", in "delitti
contro il sentimento per gli animali". Appare a questo punto evidente il
senso dell'operazione culturale compiuta: il bene giuridico tutelato non è la
vita e l'integrità psicofisica dell'animale, ma i sentimenti e la sensibilità
dell'uomo nei confronti degli animali stessi. In questo modo, senza intervenire
nel contenuto delle norme ma solo sul loro inquadramento e collocazione nel
codice, si è spazzata via l'unica, vera, significativa innovazione che avevamo
riscontrato nella nuova legge, un'innovazione importante, anche se di portata
culturale più che di efficacia pratica. Il testo approvato dal Senato segna in
questo modo un arretramento nel cammino verso una pieno riconoscimento degli
interessi di cui gli animali sono portatori; in questo modo non sono ancora
considerati degni di tutela giuridica di per sè, ma solo in via mediata, al
fine di assicurare il rispetto dei sentimenti che noi umani nutriamo per loro.
Niente di più. E quando la sofferenza degli animali non offenderà il sentimento
comune (pensiamo alle tante feste e sagre in cui si abusa di animali) al
Giudice non resterà che prendere atto che "il fatto non costituisce
reato". Per il resto gli animali sono nel nostro ordinamento delle cose,
beni mobili, o res, per usare i latino caro ai giuristi. non soggetti, ma solo
oggetto di diritti, primo tra tutti, naturalmente, la proprietà. La seconda
novità è perfidamente relegata tra le norme di attuazione del codice penale in
un'articolo 19 ter che così recita: "Le disposizioni del titolo IX-bis del
Libro II del codice penale non si applicano ai casi previsti dalle leggi
speciali in materia di caccia, di pesca, di allevamento, di trasporto, di
macellazione degli animali, di sperimentazioni scientifica sugli stessi, di
attività circense, di giardini zoologici, nonché dalle altre leggi speciali
sugli animali" Con questa norma mi pare che si tenti di creare una zona
franca di non applicazione delle nuove norme penali in tutti i campi di
attività che comportano l'inflizione di sofferenza agli animali e che sono
autorizzate dalla legge: caccia, vivisezione, allevamenti industriali, ecc.
Ora, questa sorta di salvacondotto pare francamente eccessivo. Va da sè che in
quanto autorizzate dalla legge, caccia, vivisezione ecc. non integrano di per
sè i reati di maltrattamento o uccisione di animali. Questo non significa però
che a chi esercita queste attività debba essere garantita una impunità a priori
rispetto a qualunque comportamento. Un cacciatore, un vivisettore, un
macellaio, un trasportatore, non possono comunque maltrattare un animale,
infliggendogli sofferenze non necessariamente giustificate all'attività che
sono autorizzati a compiere. E' chiaro che tenere animali in uno zoo non può
costituire di per sè, sul piano giuridico, un maltrattamento; questo non
significa però che non possa essere punito un guardiano dello zoo che infligge
percosse o altre sofferenze a un animale. Ripeto: sapevamo già che caccia ,
pesca vivisezione ecc., in quanto attività autorizzate dalla legge non possono
essere ricomprese tra quelle che la stessa legge punisce. Ma allora perché
specificare che le nuove norme penali "non si applicano" a questi
casi? Significa forse che un vivisettore può prendere a calci un animale prima
di fare l'esperimento? O che un cacciatore può impiccare un animale ferito o
lasciare che ci giochino i cani? Il rischio è proprio questo: che si voglia
introdurre una scriminante generale a priori in relazione a tutte le ipotesi di
maltrattamento o uccisione per crudeltà e senza necessità. E' molto importante
opporsi a questa norma. Sarà il giudice a valutare caso per caso se il
cacciatore è andato oltre il lecito, se lo sperimentatore scientifico abbia
inflitto all'animale sofferenze gratuite, nel senso di non necessarie ai fini
della ricerca (che sono quelli che giustificano e rendono lecita un'attività
che altrimenti non lo sarebbe), se in uno zoo vengono inflitte sofferenze
evitabili oltre a quella (che purtroppo la legge autorizza e rende lecita)
derivante dal fatto stesso di essere reclusi in un habitat estraneo, e così
via. Con questo art 19 ter, paradossalmente si garantirebbe un impunità
assoluta a priori laddove invece bisogna vigilare ancora di più. Va quindi
eliminato in quanto pericoloso e, nella migliori delle ipotesi inutile. La
legge non punisce il maltrattamento e l'uccisione tout court, ma solo quando
non c'è necessità e c'è crudeltà. In tali ipotesi va punito anche il
cacciatore, il vivisettore, il direttore dello zoo ecc. perchè se agiscono con
crudeltà e senza necessità vanno oltre ciò che la legge rende lecito e ricadono
in pieno nell'illiceità penale. Avvocato Francesco Pisano /
Movimento UNA
***4*** 10
luglio 2004 - Comunicato Stampa Animalisti Italiani Onlus - Movimento UNA -
Uomo Natura Animali - Comitato Europeo Difesa Animali Onlus - LIDA - Progetto
Gaia - Animal's Emergency - Collettivo Animalista - Lega Nazionale Difesa del
Cane - Protezione Animali Legnano - MSP Ambiente ENTRA IN VIGORE LA NUOVA LEGGE
SUI MALTRATTAMENTI: BUONA LEGGE CONTRO I COMBATTIMENTI - PESSIMA LEGGE PER 700
MILIONI DI ANIMALI ALLEVATI, VIVISEZIONATI, TORTURATI, SFRUTTATI. VERDI E
MARGHERITA HANNO VOTATO CONTRO; I DS HANNO SCELTO L'ASTENSIONE. INGANNATI OLTRE
1 MILIONE DI ITALIANI CHE AVEVANO FIRMATO LE PETIZIONI DI ANIMALISTI ITALIANI E
MOVIMENTO UNA. Roma, 8 luglio 2004 - La quasi
totalità delle associazioni animaliste ed ambientaliste italiane condanna la
nuova legge contro i maltrattamenti sugli animali approvata in via definitiva
dal Senato. Oltre sessanta associazioni animaliste ed ambientaliste (tra cui
LIDA, Comitato Europeo Difesa Animali, Animalisti Italiani, Movimento UNA,
LIPU, Progetto Gaia... ), ritengono la legge sui maltrattamenti, dopo le
vergognose ed antianimaliste modifiche apportate dalle Camere, un inaccettabile
arretramento culturale e legislativo per il nostro Paese, un vero e proprio
favore reso agli interessi economici legati allo sfruttamento degli animali.
Sin dal titolo ("Dei delitti contro il sentimento per gli animali")
si evidenzia la scelta di una legge che NON riconosce alcun diritto e valore
giuridico agli animali, ma continua a preferire una visione antropocentrica e
discriminante eppure il primo testo, approvato all'unanimità dalla Camera dei
Deputati nel gennaio 2003, titolava "Dei delitti contro gli animali"!
Il testo attuale porta ad un sostanziale peggioramento della normativa per la
maggior parte degli animali, con la conseguente riduzione della loro tutela, e
ad una drastica riduzione delle possibilità di intervento da parte della
vigilanza volontaria operata dalle associazioni. La nuova legge tutela solo i
cani ed i gatti (prevedendo multe più severe o l'arresto per chi li maltratta),
e reprime positivamente i combattimenti di animali e la vendita di pelli o
pellicce di cane e gatto: per questo motivo le associazioni animaliste avevano
chiesto lo stralcio e l'approvazione di queste sole parti della legge, senza
intaccare l'attuale articolo 727 del Codice Penale in materia di maltrattamento
di animali. Per il resto questa brutta Legge: · LIMITA
l'applicazione delle norme per i reati più gravi, ai soli animali da affezione,
escludendo esplicitamente ogni applicazione delle sanzioni
previste in materia di caccia, pesca, allevamento, trasporto, macellazione,
sperimentazione scientifica, attività circense, giardini zoologici e in tutti i
casi previsti da leggi speciali sugli animali; questo permetterà in
futuro di aprire deroghe sempre più larghe, a mano a mano che verranno emanate "leggi
speciali" ad hoc per questo o quel gruppo di pressione economico. · MANTIENE UN'UNICA NORMA ancora applicabile a tutti gli
animali: la detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura, prevista
già nel vecchio articolo 727 del Codice Penale, che ora
però deve essere ANCHE produttiva di gravi sofferenze, vera e propria prova
diabolica, che la renderà inapplicabile nella gran parte dei casi
(non sono inoltre più previste né aggravanti, né la confisca degli animali come
nel vecchio articolo 727 del codice penale). · PERMETTE di
autorizzare feste e manifestazioni che utilizzano animali vivi anche se queste
comportano strazio o sevizie agli animali. Su richiesta delle
regioni infatti, tali manifestazioni potranno essere escluse dalla nuova
normativa per la loro importanza "storico-culturale" (in questo modo
potrebbero essere legalizzate feste come la crudele corsa dei buoi di Chieuti,
palii ecc…); · PUNISCE l'organizzazione e la promozione di
feste e spettacoli che comportano strazio o sevizie per gli animali, ma NON LA
SEMPLICE PARTECIPAZIONE (che andrebbe quantomeno punita come
favoreggiamento di tali reati); I Verdi alla Camera hanno
votato contro il progetto di legge dichiarando fra l'altro che gli
elementi negativi di questo testo sopravanzano decisamente quelli positivi. "Non possiamo accettare - ribadiscono le associazioni - che
la maggiore tutela per i maltrattamenti "privati", cioè quelli in
massima parte rivolti verso gli animali da affezione, giunga a scapito di un
peggioramento per tutti gli altri animali. Come questo possa essere
accettato, come ragione sufficiente per sostenere l'approvazione di un simile
sgorbio giuridico, è quantomeno singolare e oggetto di forti dubbi per chi si
batte da anni affinché l'Italia possa finalmente dotarsi di una legge moderna e
culturalmente avanzata, al passo con l'Europa e nel totale rispetto della
natura. Perché, dunque, la Camera ed il Senato hanno stravolto la legge,
peggiorandola di volta in volta, approvando soltanto le modifiche provenienti
dalle lobby antianimaliste? Perchè nessuno ha mai voluto tener conto delle
richieste di miglioramento del testo di legge, e del milione e centomila
italiani che avevano firmato la petizione di Animalisti Italiani e Movimento
UNA per l'approvazione di una vera legge dalla parte degli animali?". Leila Delle Case / Ufficio Stampa Movimento UNA
martedì 31 luglio 2018
Nutrie: Torino vs. Cremona
Nutrie: Torino vs. Cremona
Ringraziamo il presidente di Libera per la cortesia di
volerci spiegare perché dovremmo odiare le nutrie: qualcosa ne sappiamo anche
noi e, a parte il fatto che si tratta di animali alloctoni (giunti qui non
certo per loro volontà, ma importati per farne pellicce...), per il resto le
nostre informazioni tratte biologi e altri esperti di animali sono
completamente diverse, innanzitutto sul fatto che un contenimento con metodi
cruenti possa essere efficace: l'aumento della mortalità per cause indotte
dall'esterno dell'habitat (per mano umana) porta con sé un aumento della
natalità. Quindi si ammazza per essere sempre punto e a capo. Proprio in questi
giorni, da Torino giunge la notizie della conclusione della prima fase di
sterilizzazione di alcune nutrie cittadine, inizio di un progetto più ampio
voluto dalle associazioni e sostenuto dalla città metropolitana - come si può
leggere a questo link http://www.quotidianopiemontese.it/2018/07/26/conclusa-la-fase-sterilizzazione-delle-nutrie-torino/
se degli amministratori di un'altra città hanno deciso di
investire in questa soluzione non cruenta, perché anche da noi non si può
riuscire in qualcosa di analogo?
Associazione UNA Cremona (Uomo-Natura-Animali) onlus
(lettera ai giornali cremonesi, 31/7/2018)
lunedì 9 luglio 2018
Per loro (Le nutrie) - lettera al direttore 9/7/2018
Lettera al direttore de "La Provincia di Cremona", inviata 9/7/2018
Ecco. Finalmente, sono uscite allo scoperto. Dopo aver costruito tunnel, si sono armate di tutto punto, pronte a sferrare terribili azioni terroristiche... di cosa stiamo parlando? Ma è ovvio: sono cominciati gli “attacchi ai campi di mais”!! (Così ha titolato il vostro giornale in data 8 luglio). Ad opera, naturalmente, delle temibili nutrie. Noi abbiamo giocato un po’ sul tema, ma si tratta di una questione di assoluta importanza: ancora una volta questi animali vengono indicati come terribili flagelli, senza ricordare MAI che le uccisioni che da decenni vengono propagandate come soluzione per il ‘problema nutrie’ sono del tutto inutili, anzi controproducenti perché aumentano la prolificità di questi animali. Se si ascoltassero gli esperti (non pretendiamo che si ascoltino gli animalisti, perché noi siamo odiati quasi quanto questi animali...), si potrebbero limitare i danni che possono sorgere dalla coesistenza con questa specie... ah già, ma poi il problema sarebbe che anche l’uomo dovrebbe rispettare delle regole (per esempio, lasciare incolta una striscia di terreno tra campo e fosso, fare manutenzione di argini e opere idrauliche...) e siamo la specie meno capace di tutte di coesistere con le altre!!
Dopo oltre vent’anni in cui siamo ignorati, inascoltati, derisi, odiati e a volte anche insultati per quello che pensiamo e diciamo per questi animali, noi siamo ancora qui dalla loro parte… ma vorremmo davvero che qualcosa cambiasse. Per loro.
Dopo oltre vent’anni in cui siamo ignorati, inascoltati, derisi, odiati e a volte anche insultati per quello che pensiamo e diciamo per questi animali, noi siamo ancora qui dalla loro parte… ma vorremmo davvero che qualcosa cambiasse. Per loro.
(nell'immagine, il manifesto - con Davide 'Daniza' Celli - che abbiamo creato e affisso in più occasioni a Cremona...)
sabato 7 luglio 2018
Vaccini: parte raccolta firme per sospendere obbligo
Vaccini: parte la raccolta di firme per la legge che punta a sospendere l'obbligo
https://www.terranuova.it/News/Attualita/Vaccini-parte-la-raccolta-di-firme-per-la-legge-che-punta-a-sospendere-l-obbligovenerdì 6 luglio 2018
petizione: "1°: Sterilizzare per fermare i traffici di animali"
NUOVA PETIZIONE, lanciata in collaborazione con Associazione Animalista Livornese... da FIRMARE e CONDIVIDERE!! Grazie!
"1°: Sterilizzare per fermare i traffici di animali"https://www.change.org/p/1-sterilizzare-per-fermare-i-traffici-di-animali
domenica 17 giugno 2018
Cosmetici (non) testati su animali
Consigliamo di leggere questo articolo pubblicato dalla Leal:
Leal: I cosmetici in Europa non si possono testare sugli animali... ma le regole si possono aggirare
http://www.leal.it/i-cosmetici-in-europa-non-si-possono-testare-sugli-animali-ma-le-regole-si-possono-aggirare/
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martedì 5 giugno 2018
"Diventa vegano se vuoi salvare il pianeta" (El Pais)
"DIVENTA VEGANO SE VUOI SALVARE IL PIANETA"
articolo comparso qualche giorno fa sul quotidiano spagnolo El Paìs, uno dei maggiori della nazione.
https://elpais.com/elpais/2018/05/31/ciencia/1527756219_906375.html
---
qualche dato interessante:
"Per ottenere proteine di manzo, è necessaria molta più terra, più acqua e più sostanze inquinanti per l'atmosfera, il suolo e l'acqua che per ottenere una proteina di origine vegetale."
"Gli autori dello studio sostengono che solo una massiccia migrazione verso una dieta a base di piante potrebbe alleviare i problemi di sostenibilità del pianeta."
La produzione dei principali prodotti di origine animale (carne, pesce di allevamento, uova e latticini) è il principale responsabile di emissioni di gas serra (CO2, metano), acidificazione e eutrofizzazione (inquinamento)... e oltretutto in cambio contribuiscono solo al 37% delle proteine e appena il 18% delle calorie necessarie alla dieta umana.
Un cambiamento generale e massiccio di dieta, sostituendo cibi animali con cibi vegetali, ridurrebbe il consumo mondiale di acqua del 20% e diverse emissioni sarebbero pressoché dimezzate.
Fino al 76% delle terre ora impiegate per bestiame e agricoltura tornerebbe alla natura.
"In generale, le diete a base vegetale sono uno dei meccanismi più importanti per ridurre il nostro impatto sul pianeta, non solo le emissioni di gas serra, ma anche l'acidificazione globale, l'eutrofizzazione, l'uso del suolo. La riduzione dei tuoi voli o l'acquisto di un'auto elettrica, anche se rilevante, non raggiungono tale riduzione in questa vasta gamma di impatti ambientali "
Anche l'allevamento di molluschi, pur non consumando terra, genera notevoli emissioni (addirittura, superiori a quelle dell'equivalente peso in carne bovina).
... per altri spunti, leggete tutto l'articolo! (anche se è in spagnolo, è possibile tradurre "decentemente" con alcuni traduttori online) ;-)
articolo comparso qualche giorno fa sul quotidiano spagnolo El Paìs, uno dei maggiori della nazione.
https://elpais.com/elpais/2018/05/31/ciencia/1527756219_906375.html
---
qualche dato interessante:
"Per ottenere proteine di manzo, è necessaria molta più terra, più acqua e più sostanze inquinanti per l'atmosfera, il suolo e l'acqua che per ottenere una proteina di origine vegetale."
"Gli autori dello studio sostengono che solo una massiccia migrazione verso una dieta a base di piante potrebbe alleviare i problemi di sostenibilità del pianeta."
La produzione dei principali prodotti di origine animale (carne, pesce di allevamento, uova e latticini) è il principale responsabile di emissioni di gas serra (CO2, metano), acidificazione e eutrofizzazione (inquinamento)... e oltretutto in cambio contribuiscono solo al 37% delle proteine e appena il 18% delle calorie necessarie alla dieta umana.
Un cambiamento generale e massiccio di dieta, sostituendo cibi animali con cibi vegetali, ridurrebbe il consumo mondiale di acqua del 20% e diverse emissioni sarebbero pressoché dimezzate.
Fino al 76% delle terre ora impiegate per bestiame e agricoltura tornerebbe alla natura.
"In generale, le diete a base vegetale sono uno dei meccanismi più importanti per ridurre il nostro impatto sul pianeta, non solo le emissioni di gas serra, ma anche l'acidificazione globale, l'eutrofizzazione, l'uso del suolo. La riduzione dei tuoi voli o l'acquisto di un'auto elettrica, anche se rilevante, non raggiungono tale riduzione in questa vasta gamma di impatti ambientali "
Anche l'allevamento di molluschi, pur non consumando terra, genera notevoli emissioni (addirittura, superiori a quelle dell'equivalente peso in carne bovina).
... per altri spunti, leggete tutto l'articolo! (anche se è in spagnolo, è possibile tradurre "decentemente" con alcuni traduttori online) ;-)
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mercoledì 30 maggio 2018
UNA in piazza - 6/2018
UNA Cremona vi aspetta con gli ultimi tavoli informativi prima della "pausa" estiva:- domenica 3 giugno, tutta la giornata, ospiti del Mercatino del Biologico in piazza Stradivari a Cremona- sabato 30 giugno, solo alla mattina, sotto la Galleria XXV Aprile - lato giardini pubblici, sempre a CremonaTroverete come sempre magliette, libri, volantini, materiale informativo... e anche qualche libro usato per una "buona causa pelosa" :-) Vi aspettiamo!!!
domenica 20 maggio 2018
commento a "Cantiere minaccia i conigli"
Articolo comparso su "La Provincia" 15/5/2018:
"Cantiere minaccia i conigli". Mobilitazione "Salviamo la colonia"
http://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/196205/cantiere-minaccia-i-conigli-mobilitazione-salviamo-la-colonia.html
il nostro commento:
Il problema centrale è che i lavori sono stati avviati in periodo particolarmente delicato per la riproduzione di questi animali, e infatti - anche se nell'articolo non se ne parla affatto! - ci sono stati diversi animali che sono morti, anche feti, facendoci ipotizzare che le tane siano state distrutte con i loro residenti all'interno.
Crediamo che si sarebbe assolutamente dovuto procedere in altro modo per tutelare questi animali, prevedendo un loro spostamento in periodo precedente l'avvio dei lavori.
Tutto ciò a prescindere ovviamente dal fatto che Cremona non ha assolutamente bisogno di fagocitare con nuovo cemento altro suolo finora libero e "naturale" (anche se in contesto già fortemente antropizzato).
La saggezza dei nativi pellerossa già da tempo ha compreso che "Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro"... ma con tutta la nostra millantata civiltà ancora non ci siamo arrivati.
UNACREMONA - 20/5/2018
"Cantiere minaccia i conigli". Mobilitazione "Salviamo la colonia"
http://www.laprovinciacr.it/news/cronaca/196205/cantiere-minaccia-i-conigli-mobilitazione-salviamo-la-colonia.html
il nostro commento:
Il problema centrale è che i lavori sono stati avviati in periodo particolarmente delicato per la riproduzione di questi animali, e infatti - anche se nell'articolo non se ne parla affatto! - ci sono stati diversi animali che sono morti, anche feti, facendoci ipotizzare che le tane siano state distrutte con i loro residenti all'interno.
Crediamo che si sarebbe assolutamente dovuto procedere in altro modo per tutelare questi animali, prevedendo un loro spostamento in periodo precedente l'avvio dei lavori.
Tutto ciò a prescindere ovviamente dal fatto che Cremona non ha assolutamente bisogno di fagocitare con nuovo cemento altro suolo finora libero e "naturale" (anche se in contesto già fortemente antropizzato).
La saggezza dei nativi pellerossa già da tempo ha compreso che "Quando l'ultimo albero sarà stato abbattuto, l'ultimo fiume avvelenato, l'ultimo pesce pescato, vi accorgerete che non si può mangiare il denaro"... ma con tutta la nostra millantata civiltà ancora non ci siamo arrivati.
UNACREMONA - 20/5/2018
Zanzare
Abbiamo appreso che, tra le problematiche che saranno oggetto di discussione e di confronto tra il Comune [di Cremona] e i Comitati cittadini di quartiere c’è quello relativo alla disinfestazione per le zanzare.
Oltre al “problema” delle zanzare, c’è quello dei trattamenti di disinfestazione che, è ormai dimostrato, se svolti con prodotti chimici mettono a rischio la salute umana, quella degli animali e l’ambiente.
Esistono però delle alternative naturali, altrettanto efficaci e del tutto innocue, che vi invitiamo a tenere in considerazione per una scelta rispettosa dell’ambiente e di tutte le forme di vita che lo abitano.
Tra le molte fonti di informazione sull’argomento, consigliamo
Oltre al “problema” delle zanzare, c’è quello dei trattamenti di disinfestazione che, è ormai dimostrato, se svolti con prodotti chimici mettono a rischio la salute umana, quella degli animali e l’ambiente.
Esistono però delle alternative naturali, altrettanto efficaci e del tutto innocue, che vi invitiamo a tenere in considerazione per una scelta rispettosa dell’ambiente e di tutte le forme di vita che lo abitano.
Tra le molte fonti di informazione sull’argomento, consigliamo
venerdì 11 maggio 2018
Adozioni all'estero, i dubbi. Prima puntata: i numeri della Sardegna
Margherita d'Amico torna sullo scottante e sempre attuale tema del traffico di animali, con una nuova prima puntata che trovate al link sottostante.
Da leggere, per riflettere.
http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2018/05/10/adozioni-allestero-i-dubbi-prima-puntata-i-numeri-della-sardegna/
Da leggere, per riflettere.
http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2018/05/10/adozioni-allestero-i-dubbi-prima-puntata-i-numeri-della-sardegna/
Sul Toro de la Vega (Tordesillas, Spagna)
La Corte suprema [di Castiglia-Léon, in Spagna] ha rigettato il ricordo di Tordesillas a proposito del Toro de la Vega
7/5/2018
Una decisione, si dice nell'articolo sottostante (adattamento in francese dell'originale in spagnolo), che va mettere un freno definitivo al "toro de la vega" (speriamo sia davvero così)
E' stato rigetto il ricorso della cittadina di Tordesillas contro lo stop della Corte al contenzioso in merito al Toro de la Vega, con cui si sarebbe voluto annullare la decisione del 2016 [solo 2 anni fa...!!!] del tribunale amministrativo che impediva lo svolgimento di questa "festa", ritenuta incompatibile con la Costituzione.
La Corte suprema, quindi, ha approvato il decreto che vieta di ammazzare bovini in pubblico durante le festività tradizionali in Castiglia-Léon.
Tuttavia, non c'è il divieto assoluto di celebrare il Toro de la Vega. Già nel 2017, la festa si era svolta senza la messa a morte del toro in pubblico. L'articolo si chiude con l'affermazione del fatto che questa decisione significherà la fine definitiva della pratica del "toro de la vega".
...
che dire? si vedrà... certo, nonostante la forte opposizione anche di molti spagnoli a queste barbare "tradizioni", ci sono troppi interessi che ruotano a questi eventi (politici, economici, di lobbies)... esattamente come per i tanti palii e feste con animali che in Italia continuano ad essere permessi con la scusa della dichiarazione di "manifestazione storico-culturale" (precisa e assurda deroga contenuta nella legge sui maltrattamenti)
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martedì 8 maggio 2018
Sagre con animali - Annamaria Manzoni
ANNAMARIAMANZONI: SAGRE CON ANIMALI IN NOME DELLA TRADIZIONE E DELLA...:
vi consigliamo la lettura di questo articolo.
vi consigliamo la lettura di questo articolo.
giovedì 3 maggio 2018
Nutrirsi di nutria?
Nutrirsi di nutria?
(lettera ai giornali cremonesi, 3/5/2018)
(lettera ai giornali cremonesi, 3/5/2018)
Abbiamo appreso con stupore e rabbia
l’auspicio di organizzare una sagra della carne di nutria da parte del sindaco
di Gerre de’ Caprioli (CR).
Dopo che per decenni siamo stati
ridicolizzati e ignorati quando abbiamo affermato che non esistono prove del
fatto che la nutria sia portatrice di leptospirosi e che, anzi, i documenti
ufficiali escludano una sua rilevanza nella diffusione di questa malattia, ora
improvvisamente questi documenti vengono tenuti in considerazioni e resi degni
di nota (anche se con un intento completamente opposto al nostro di rispettare
e salvare questi animali!).
Questo animale, che da vivo fa
ribrezzo a molti, da morto e cucinato diventerebbe improvvisamente interessante
e appetibile? Fatta a pezzi e resa irriconoscibile nel piatto, anche la nutria
diventerebbe un cibo che non si associa più all’animale da cui proviene, con lo
stesso procedimento di dissociazione mentale che permette di accarezzare un
pulcino, intenerirsi per un vitellino... e poi mangiare pollo o manzo?
O forse in qualche caso, potremmo
associare tutto ciò al desiderio di cibarsi del proprio nemico, rituale arcaico
diffuso nelle più primitive popolazioni?
Distinti saluti
Associazione UNA Cremona (Uomo-Natura-Animali)
onlus
Cacca e pipì
Abbiamo appreso dalla stampa la nuova campagna del Comune di
Cremona in merito alla raccolta delle deiezioni canine… e con sorpresa, anche l’invito
a sciacquare con acqua la pipì dei quattro zampe!!
Senza dubbio, raccogliere le feci canine è un atto di
civiltà (è una delle nostre campagne da decenni)... meno facile diluire la pipì
con l'acqua, senza rischiare che poi qualcuno si lamenti per il fatto che il
suolo sia bagnato!! (a questo si è pensato?)
Inoltre, aggiungeremmo che va bene concentrarsi sugli umani che accompagnano i cani... ma:
1) auspichiamo che altrettanto zelo venga messo nel punire sputi a terra, scatarrate;
2) ci chiediamo se l'invito a ripulire con acqua il suolo valga anche per chi rovescia gelati o altri cibi a terra;
3) altresì, ci chiediamo cosa rischi chi, ad esempio, abbandoni a terra i frantumi di bottiglie di vetro (assolutamente più pericolose di un po' di liquido organico, seppure talvolta maleodorante!);
4) per la raccolta delle feci, ci deve essere anche una facilitazione per il cittadino, consistente in più distributori di sacchetti e più cestini per i rifiuti (dedicati apposta o una rete più capillare di quelli "generici"), perché deve esserci la possibilità di liberarsene alla svelta e in modo consono!
5) se l'invito a ripulire con acqua volesse essere messo in atto da cittadini o visitatori zelanti e ligi, non sarebbe forse necessario che esistessero più fontanelle dell'acqua pubblica funzionanti e "pubblicizzate"? non crediamo si possa pretendere che si circoli armati di pesanti bottiglie di acqua o che si spendano soldi per acquistare bottigliette di naturale qualora se ne sia sprovvisti...
Inoltre, aggiungeremmo che va bene concentrarsi sugli umani che accompagnano i cani... ma:
1) auspichiamo che altrettanto zelo venga messo nel punire sputi a terra, scatarrate;
2) ci chiediamo se l'invito a ripulire con acqua il suolo valga anche per chi rovescia gelati o altri cibi a terra;
3) altresì, ci chiediamo cosa rischi chi, ad esempio, abbandoni a terra i frantumi di bottiglie di vetro (assolutamente più pericolose di un po' di liquido organico, seppure talvolta maleodorante!);
4) per la raccolta delle feci, ci deve essere anche una facilitazione per il cittadino, consistente in più distributori di sacchetti e più cestini per i rifiuti (dedicati apposta o una rete più capillare di quelli "generici"), perché deve esserci la possibilità di liberarsene alla svelta e in modo consono!
5) se l'invito a ripulire con acqua volesse essere messo in atto da cittadini o visitatori zelanti e ligi, non sarebbe forse necessario che esistessero più fontanelle dell'acqua pubblica funzionanti e "pubblicizzate"? non crediamo si possa pretendere che si circoli armati di pesanti bottiglie di acqua o che si spendano soldi per acquistare bottigliette di naturale qualora se ne sia sprovvisti...
Associazione UNA
Cremona (Uomo-Natura-Animali) onlus
domenica 15 aprile 2018
5 x 1000... 100% informazione!
5x1000... 100% informazione
UNA Cremona utilizza il 5x1000 che riceve per realizzare materiale informativo: manifesti per affissioni murarie, magliette, volantini...
Se vuoi darci una mano, scegli di destinare il 5x1000 a noi:
nella dichiarazione dei redditi, firma nel riquadro "sostegno del volontariato"
e scrivi il nostro codice: 93013570192, grazie.
UNA CREMONA (Uomo-Natura-Animali) onlus
UNA in piazza - aprile 2018
Anche ad aprile, UNA Cremona torna in piazza con i consueti appuntamenti dei tavoli informativi: materiale informativo, libri, volantini, magliette ... e la possibilità di informarsi su tanti temi che riguardano la coesistenza tra uomo, natura e animali.
DOMENICA 22 APRILE
ospiti del "Mercatino del biologico",
Piazza Stradivari / Cremona
tutto il giorno
-
SABATO 28 APRILE
sotto la Galleria XXV Aprile (lato giardini pubblici di Piazza Roma)
Cremona
solo la mattina
Vi Aspettiamo!!!
UNA Cremona (Uomo-Natura-Animali) onlus
Anche ad aprile, UNA Cremona torna in piazza con i consueti appuntamenti dei tavoli informativi: materiale informativo, libri, volantini, magliette ... e la possibilità di informarsi su tanti temi che riguardano la coesistenza tra uomo, natura e animali.
DOMENICA 22 APRILE
ospiti del "Mercatino del biologico",
Piazza Stradivari / Cremona
tutto il giorno
-
SABATO 28 APRILE
sotto la Galleria XXV Aprile (lato giardini pubblici di Piazza Roma)
Cremona
solo la mattina
Vi Aspettiamo!!!
UNA Cremona (Uomo-Natura-Animali) onlus
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