Inoltriamo questo messaggio, sperando che in tanti sarete contrari ad una nuova cementificazione della già ferita Cremona...
Inviato: giovedì 10 marzo 2016 18:23
Oggetto: Solo case su case, catrame e cemento...
Oggetto: Solo case su case, catrame e cemento...
Basta nuova, inutile e dannosa cementificazione di
suolo a Cremona
Una semplice passeggiata in città e nelle sue periferie è sufficiente per vedere che viviamo in una sovrabbondanza di edifici sia per uso abitativo che commerciale o industriale. Spesso in condizioni fatiscenti, da ristrutturare o da riqualificazione energetica. Ma anche di recente costruzione e vuoti.
I firmatari di questa petizione sono sconcertati e si domandano come sia possibile che la Giunta di Cremona abbia preso, ancora in febbraio 2016, decisioni riguardo ad operazioni immobiliari che daranno luogo ad una nuova imponente cementificazione di suolo agricolo nel territorio (Via Flaminia e Via Mantova per un totale di 320.000 metri quadrati) confermando in toto l'operato della precedente amministrazione. E questo malgrado che gli accordi dei summit internazionali, le indicazioni delle direttive europee, delle leggi italiane e regionali, le parole delle encicliche, ecc., siano tutte tese a promuovere la tutela del suolo.
Comuni come Brescia hanno bloccato gli iter di cementificazione in atto così come altri hanno deliberato di essere Comuni a consumo di suolo zero. Perché il Comune di Cremona non l’ha ancora fatto? L'inutilità di nuove costruzioni su suolo vergine a Cremona è talmente evidente che crediamo nessuno possa sostenere, in buona fede, il contrario. Il suolo è una risorsa non rinnovabile: l’uomo, con le sue attività, consuma porzioni di territorio trasformandole in modo pressoché irreversibile.
Chiediamo quindi al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale di Cremona di deliberare, con la massima urgenza, normative di buonsenso sul consumo del suolo e la rigenerazione urbana. Cremona sia Comune a consumo di suolo zero, da oggi.
Una semplice passeggiata in città e nelle sue periferie è sufficiente per vedere che viviamo in una sovrabbondanza di edifici sia per uso abitativo che commerciale o industriale. Spesso in condizioni fatiscenti, da ristrutturare o da riqualificazione energetica. Ma anche di recente costruzione e vuoti.
I firmatari di questa petizione sono sconcertati e si domandano come sia possibile che la Giunta di Cremona abbia preso, ancora in febbraio 2016, decisioni riguardo ad operazioni immobiliari che daranno luogo ad una nuova imponente cementificazione di suolo agricolo nel territorio (Via Flaminia e Via Mantova per un totale di 320.000 metri quadrati) confermando in toto l'operato della precedente amministrazione. E questo malgrado che gli accordi dei summit internazionali, le indicazioni delle direttive europee, delle leggi italiane e regionali, le parole delle encicliche, ecc., siano tutte tese a promuovere la tutela del suolo.
Comuni come Brescia hanno bloccato gli iter di cementificazione in atto così come altri hanno deliberato di essere Comuni a consumo di suolo zero. Perché il Comune di Cremona non l’ha ancora fatto? L'inutilità di nuove costruzioni su suolo vergine a Cremona è talmente evidente che crediamo nessuno possa sostenere, in buona fede, il contrario. Il suolo è una risorsa non rinnovabile: l’uomo, con le sue attività, consuma porzioni di territorio trasformandole in modo pressoché irreversibile.
Chiediamo quindi al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale di Cremona di deliberare, con la massima urgenza, normative di buonsenso sul consumo del suolo e la rigenerazione urbana. Cremona sia Comune a consumo di suolo zero, da oggi.
Articolo sul forum nazionale Salviamo il paesaggio:
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