Lettera al direttore de "La Provincia di Cremona", inviata 9/7/2018
Ecco. Finalmente, sono uscite allo scoperto. Dopo aver costruito tunnel, si sono armate di tutto punto, pronte a sferrare terribili azioni terroristiche... di cosa stiamo parlando? Ma è ovvio: sono cominciati gli “attacchi ai campi di mais”!! (Così ha titolato il vostro giornale in data 8 luglio). Ad opera, naturalmente, delle temibili nutrie. Noi abbiamo giocato un po’ sul tema, ma si tratta di una questione di assoluta importanza: ancora una volta questi animali vengono indicati come terribili flagelli, senza ricordare MAI che le uccisioni che da decenni vengono propagandate come soluzione per il ‘problema nutrie’ sono del tutto inutili, anzi controproducenti perché aumentano la prolificità di questi animali. Se si ascoltassero gli esperti (non pretendiamo che si ascoltino gli animalisti, perché noi siamo odiati quasi quanto questi animali...), si potrebbero limitare i danni che possono sorgere dalla coesistenza con questa specie... ah già, ma poi il problema sarebbe che anche l’uomo dovrebbe rispettare delle regole (per esempio, lasciare incolta una striscia di terreno tra campo e fosso, fare manutenzione di argini e opere idrauliche...) e siamo la specie meno capace di tutte di coesistere con le altre!!
Dopo oltre vent’anni in cui siamo ignorati, inascoltati, derisi, odiati e a volte anche insultati per quello che pensiamo e diciamo per questi animali, noi siamo ancora qui dalla loro parte… ma vorremmo davvero che qualcosa cambiasse. Per loro.
Dopo oltre vent’anni in cui siamo ignorati, inascoltati, derisi, odiati e a volte anche insultati per quello che pensiamo e diciamo per questi animali, noi siamo ancora qui dalla loro parte… ma vorremmo davvero che qualcosa cambiasse. Per loro.
(nell'immagine, il manifesto - con Davide 'Daniza' Celli - che abbiamo creato e affisso in più occasioni a Cremona...)
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